Conferenza programmatica sul turismo
Le linee di indrizzo erano tracciate ora bisognava incontrare imprenditori ed associazioni per illustrare come volevamo sviluppare il turismo e su quali linee programmatiche. L'assemblea fu molto partecipata ma sinceramente fu molto dura perchè dopo decenni di nulla non fu semplice parlare di internazionalizzazione. Il tema più gettonato fu, abbiamo i romani che vengono. Sembrava come se noi volessimo cacciare via i Romani. Cosa assolutamente non vera, ma questo accade quando qualcuno veste più magliette e se le cambia a seconda del ruolo in cui partecipa. Con molta decisione dovemmo ben delineare la differenza tra villeggiatura e turismo, perchè spesso si confondono le due cose, ma sono aspetti completamente diversi. Coloro che più di tutti recepirono le intenzioni dell'amministrazione furono gli albergatori. Parlare di fiere internazionali del turismo, di andare ad inserirsi sui mercati emergenti, insomma illustrare una sfida tutta da affrontare non fu affatto semplice. Ma da quella conferena programmatica scaturirono le partecipazioni della città alla Fiera del Turismo di Miami, di Kyiv, Roma, e via, via dicendo. Non mancarono le solite polemiche di coloro che come al solito ci acusavano di andare a fare le vacanze a spese dei cittadini. Poi quando qualcuno dell'opposizione fece formale interrogazione per verificare le spese e potè verificare che non era stato speso un solo euro per chi aveva presenziato alle fiere ma che consiglieri ed assessori avevano pagato di tasca propria viaggio e biglietti allora tutti si zittirono. Quella conferenza fu lo spartiacque che inizio a portare Santa Marinella e Santa Severa in una dimensione che la tirava fuori dal provincialismo in cui da troppo tempo era precipitata. Anche se quello che bisogna comprendere è che questo tipo di azione dava il via ad un cambio culturale che sarà ancora lungo da perseguire. Una strada in salita, controvento e irta di ostacoli, ma non per questo non percorribile.
