Destagionalizzazione
L'estate 2019 era andata alla grande, la città esplodeva di turisti, ma ora quel comparto era fermo, il covidi lo aveva praticamente devastato. Ma non sono uno che si piange addosso e mi hanno insegnato che è nei momenti di crisi che bisogna espandere le proprie azione in maniera proattiva per far si che quando il comparto su cui lavori riprenderà tu sarai pronto con le azioni che hai esso in campo durante la crisi e potrai accelerare meglio e più degli altri. L'idea mi venne pensando al fatto che i nostri stabilimenti hanno quasi tutti un ristorante o punto ristoro che lavora molto d'estate, ma da metà settembre vederli tutti chiusi è molto triste e quindi la parola da tutti usata ma da nessuno messa in pratica andava finalmente "per l'appunto" messa in pratica. Il termine? DESTAGIONALIZZAZIONE. Cioè fare in modo che il turismo e gli operatori turistici in particolare i balneari possano operare anche fuori stagione. E' stato necessario uno studio approfondito sulle norme tecniche ed aspetti legali ma alla fine si era arrivati a bomba e quindi portai in consiglio comunale la delibera sulla destagionalizzazione che fu votata all'unanimità. I stabilimenti potevano rimanere aperti anche l'inverno a condizione che avessero organizzato almeno un evento durante la stagione non balneare. Se non lo organizzavi l'anno successiovo non potevi aprire. Devo dire che questo ha permesso di allungare la stagione almeno di un mese e mezzo. Infatti oggi è possibile godere delle nostre spiagge almeno fino alla fine di ottobre. Mi dispiace però che gli operatori non hanno creduto fino in forno in questa possibilità, perchè nei mesi più freddi come tutti possiamo vedere, rimangono chiusi. Invece pensate che bello poter andare a cena magari la sera dell'ultimo dell'anno in uno stabilimento sul mare. Comunque lo strumento c'è e con il tempo sono certo che sarà utilizzato sempre di più